Stelle Sconosciute
Performance site specific
Una produzione Whatever, in coproduzione con Corpi Narranti (IT)
Performance site specific
Una produzione Whatever, in coproduzione con Corpi Narranti (IT)
“È il 29 agosto del 1926. Il mio bisnonno Nicola Calia sbarca a Buenos Aires con la nave Belvedere presso l’albergo dei migranti, nell’attuale Avenida Antartida 1335. Da quel momento diventerà Nicolas, un nome modificato, uno dei tanti delle numerose schede raccolte dai centri di emigrazione di italiani all’estero. Insieme a lui in quella traversata c’erano altri membri della sua famiglia, tra cui suo figlio di tre anni Angelantonio Calia. Sua moglie, Maddalena, per tutti Lena, rimane nella terra d’origine, Altamura, Sud Italia. Attende. Attende notizie dell’arrivo, attende di poter partire anche lei una volta che la situazione sarà stabile, attende un figlio in grembo, quello che poi diventerà mio nonno, Vincenzo. Vincenzo Calia nasce il 24 ottobre di quello stesso anno…”
Stelle sconosciute è una performance site-specific di teatro danza e video che indaga il tema della migrazione, e in particolare la partenza come sogno, come spostamento fisico, emotivo e mentale del proprio sé in un altrove quasi mai davvero definito, ma sempre diverso rispetto al punto di partenza, e sempre, almeno nell’immaginario, migliore. Nel farlo, si indagano le memorie transgenerazionali che si manifestano oggi, esprimendo quello che è stato o non è stato il passato di chi ci ha preceduto e le tracce rimaste. E si indagano diverse forme di migrazione, da quelle del passato a quelle attuali, disegnando un triangolo di interazioni e spostamenti che coinvolge la Puglia, il Ticino e le città di Buenos Aires e Cordoba, in Argentina.
Regia, coreografia e testi Angela Calia
Musiche Giuseppe Casamassima
Assistenza coreografica Zoe Notartomaso
Video editing Angela Calia, Giuseppe Casamassima
Luci Christoph Siegenthaler
Durata 60 min
Con il sostegno di
DECS - Fondo Swisslos
Fondazione Locarnese
In collaborazione con Spazio Elle - Forum socio-culturale del Locarnese
Si ringrazia il settore ricerca dell’Accademia Teatro Dimitri
L’idea nasce ispirandosi ad un vissuto personale, che si è reso comune a quello di molte altre persone incontrate, ritrovate e conosciute in un viaggio che dalla terra di nascita, la Puglia, Italia, mi ha portata in Ticino, dove vivo da alcuni anni, per poi avviare un percorso di ricongiungimento con le radici famigliari presenti oltreoceano, a Buenos Aires. Il mio essere migrante oggi ha attivato in me domande su chi, prima di me, nella mia famiglia, ha vissuto una scelta simile determinando il proprio destino e quello del resto della famiglia e sul profondo desiderio e bisogno degli esseri umani di migrare.
Il progetto si basa un percorso che parte da uno studio storico-culturale sul rapporto di migrazione fra Italia, Svizzera e Argentina negli anni 1900/1950 per creare un contesto di riferimento coerente e solido. Si sviluppa attraverso la raccolta di storie individuali, con interviste mirate, simboliche e rappresentative del tema, dei percorsi di spostamento fra le tre aree e del modo in cui le scelte di migrazione hanno influito sulla vita di chi le ha vissute, agite o subite. La sintesi di tale studio si svilupperà in un lavoro performativo che mescola il linguaggio della danza a quello audiovisivo e musicale.
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